BIOGRAFIA

    Musicista, scienziato e giornalista reggino, Riccardo (Rick) Delfino suona correntemente organo, pianoforte, sintetizzatori, basso elettrico, chitarra, batteria e flauto traverso, passando con grande versatilità attraverso ogni genere musicale. Dopo il suo estemporaneo debutto, nel lontano 1963, come straordinario enfant prodige con l’orchestra di Mino Reitano, tra la fine degli eroici anni sessanta e l’inizio dei mitici seventies ha partecipato a numerosi concorsi artistici in ambito regionale e nazionale, vincendone parecchi e conquistando diverse piazze d’onore. Superate le prime esperienze amatoriali con alcuni “complessi” semiprofessionisti, ha adottato l’organo Hammond C3 model e il cabinet Leslie 122 type, diventando il leader della nota Rick Delfino Hammond Band, eclettica formazione personale piuttosto incline alla creazione di preziose atmosfere live di stile vagamente rock jazz blues e destinata a sopravvivere felicemente fino ad oggi. Nel 1972, con gli amici Piero Ascrizzi, Angelo Calderazzo, Roby Fiumanò e Tony Neri, ha costituito The Apaches (poi The Halifax), il suo primo gruppo realmente competitivo sul piano tecnico, fonico e creativo, che ha contribuito sensibilmente ad affinarne le caratteristiche potenzialità interpretative. Al termine di un’entusiasmante stagione di concerti, e dopo la nascita dello spettacolare trio progressive Il Trifoglio, nella primavera del 1974 ha fondato La Nuova Genesi (Piero Ascrizzi, Pippo Autelitano, Rick Delfino, Antonello Notaro, Lorenzo Praticò e Paolo Raffa), la più originale band reggina nata negli “anni d’oro” della musica leggera italiana. L’insieme, destinato a divenire storico, proponeva una curiosa miscela di robusto hard rock blues anglosassone e di delicate melodie tipicamente mediterranee assai inusuale a quei tempi, cosicché, anche grazie al talento del suo giovane tastierista, già piuttosto stimato negli ambienti musicali per il suo notevole virtuosismo organistico, ha lasciato molte testimonianze di alto livello artistico e di raro lirismo. Dopo una fugace esperienza con I Giaguari, un quintetto rampante di grande successo nell’ambito del panorama underground locale dell’epoca (seguita da un importante dressage radiofonico come disc jockey per Radio Sympathy con il simpatico pseudonimo Ricky Rock), si è trasferito a Roma per compiervi gli studi universitari e ha avuto modo di conoscere i migliori musicisti attivi nella Capitale in quel periodo. Alla fondazione del celebre Ram o Regam o Race (con Vincent D’Apì, Antonio Delfini, Gilberto Giangolini, Gianni Perugini e Marco Quagliozzi), considerato dalla critica settoriale il miglior team hard rock romano degli “anni ruggenti”, verso gli inizi degli anni ottanta, ha fatto seguito l’ingresso nel ristretto giro delle band di supporto dei tour italiani di alcuni artisti stranieri di notorietà mondiale (Gillan, Iron Maiden, Motorhead, Saxon). Nella Città Eterna ha continuato a suonare le tastiere con Spluf (Spartaco Baragatti, Claudio Di Bucci e Claudio Pettorelli), gruppo di sostegno on stage dei famosi Santarosa durante le loro tournée nazionali, sviluppando sporadiche collaborazioni con noti performer di differente estrazione culturale. Ma, nel frattempo, ha instaurato uno stabile sodalizio artistico con il batterista Tony Carrà, prima per riformare Purple Rainbow (il supergruppo storico creato nel 1975 per riunire organicamente i migliori musicisti hard rock italiani), che ha visto ruotare attorno ai due soggetti di riferimento una girandola di musicisti di diverse tendenze stilistiche e doti interpretative - Luciano Celentano, Roberto Templorini, Nino Biondo, Dino Scuderi (Denovo, Kunsertu), Salvatore Oteri, Mario Cuppari, Aldo Carrà, Pippo Paternò e Joe Zuccalà - senza mai riuscire a raggiungere una stabilità in grado di garantire una carriera equilibrata, e, successivamente, per dar vita ai funzionali insiemi denominati Deneb e Pegasus. Nel 1988 si è spostato a Firenze, fondando The ARVA Quartet con Antonella Cistulli, Alessandro Giannoni e Valerio Ricci, per, poi, recarsi a Freiburg im Breisgau, in Germania, dove si è diplomato in armonia presso la Scuola Superiore di Perfezionamento Musicale dell’Italienische Katholische Missionen diretta da Don Desogus (della quale è diventato anche Orgelmeister). Negli anni novanta, a Ferrara, ha iniziato a lavorare saltuariamente con l’orchestra Tropical (1993) e con l’orchestra Casablanca (1995), dedicandosi soprattutto alla musica classica, mediante la pratica dell’organo liturgico finalizzata alla composizione di monumentali e impegnative opere polifoniche di carattere sacro (in qualità di Organista Onorario della Basilica dell’Annunciazione di Santa Maria in Vado - Santuario del Sangue Prodigioso), e anche attraverso la promozione dell’attività concertistica di The Renaissance Consort, un sofisticato insieme di early music specializzato nell’esecuzione di antiche melodie europee. Verso la fine del secolo, invece, ha organizzato alcuni grandi concerti con diverse versioni della pop swing jazz band che porta il suo nome, esibendosi con Ileana Morgan e la potente sezione ritmica composta dagli affiatati fratelli Aldo e Tony Carrà (come Riccardo Delfino Quartet), nel 1997, con Enzo Carpentieri, Tony Moretti, Ileana Morgan, Franco Serena e Gianni Stefani (Riccardo Delfino Quintet), nel 1998, e con il corposo Roverella Ensemble (con jazzisti del calibro di Benny Lamonica e Stefano Lionello), nel 1999, suonando - come ospite - con la Serena Rock Band e continuando ad insegnare tecniche polistrumentistiche alla Chelsea School Music di Padova fino al termine del millennio. Nel 2001, con una particolare variazione di organico del suo quartetto (Daniele Borgia, Raffaele Cesari e Matteo Stefanelli Borella), ha coordinato la presentazione al pubblico del disco bivalente realizzato con Ileana Morgan per la Rainbow Records. Dal 2008, infine, è entrato nei vivaci circuiti hard rock della zona di Thiene (Vicenza), fondando The Ruples con Flaviano Fabris, Luca Marchesin, Fabio Piras, Luca Totti e Nazzareno Valente, e integrando in via eccezionale la formazione standard de L’Altromondo (Piero Albanese, Roberto Artuso, Nico Ceron e Giorgio Zuccolo), per coronare degnamente quarant’anni di carriera professionale ininterrotta suonando in concerto con il grande Ian Paice, l’inarrivabile batterista di band come Deep Purple, PAL e Whitesnake (2012). Nel 2013, peraltro, è entrato a far parte di The Scooters (Mauro Bertagnin, Gustavo Bonazza, Moreno Rocco Segafredo e Chiara Sicilia), un singolare complesso di esperti musicisti capace di esibirsi ovunque estemporaneamente, avviando pure una lunga serie di concerti con il suo gruppo personale (Nicola Liguori, Ileana Morgan e Moreno Rocco Segafredo) per celebrare in modo conveniente ben mezzo secolo di palcoscenico, mentre dal 2014 suona anche con The Blues Doctors (Tony Bertamini, Massimo Durante, Alberto Lazzarin e Moreno Rocco Segafredo), un sorprendente insieme specializzato nell’esecuzione di brani rivolti a promuovere in maniera significativa una vera e propria operazione sistematica di nostalgico revival.